Oltre ogni confine, #weareinlibertà.
Le passeggiate multiculturali tra il quartiere Libertà e Bari Vecchia. Il racconto del nostro viaggio [emozionale] più bello di sempre: il percorso di autoformazione [permanente] con gli studenti e volontari della Scuola Penny Wirton di Bari, semplicemente perché a Bari nessuno è straniero.
La “Squola Penny Wirton” [e sì! proprio con la “q”, perché ci hanno insegnato che si può partire anche dagli errori], è una delle attività sviluppate dall’associazione Gruppo Educhiamoci alla Pace – GEP. Il progetto locale di insegnamento gratuito dell’italiano agli stranieri è nato, nel dicembre 2016, proprio nel quartiere multietnico di Bari “Il Libertà”, dal desiderio di un nucleo di volontari, non solo insegnanti, che volevano impegnarsi nell’ inclusione sociale seguendo le buone pratiche di Eraldo Affinati e Anna Luce Lenzi, fondatori della prima Penny Wirton a Roma, una scuola che si ispira ai principi di don Lorenzo Milani.
Abbiamo voluto conoscerli, abbiamo trovato comunanza di intenti e sintonia di metodi, condivisione di propositi. “Una scuola senza classi, senza registri, senza voti. Alcuni dei nostri amici studenti sono analfabeti anche nella loro lingua madre; magari non hanno mai tenuto una penna in mano e, dopo un anno di lezione, sanno a malapena scrivere il proprio nome e cognome”. Sono queste alcune delle emozioni che ci regalato la Scuola Penny Wirton di Bari, passa anche da loro la costruzione di ciò che amiamo fare.
[Paulo Freire, “Pedagogia degli oppressi”]
Con il confronto e supporto di Sguardi Diversi, simile esperimento condotto da Free Walking Tour Modena e Bologna [https://freewalkingtouritalia.com/products/free-walking-tour-modena-sguardi-diversi] abbiamo iniziato nel dicembre 2018 con un free tour solidale, percorrendo la relazione tra presente e passato, tra il qua e l’altrove, tra chi siamo e chi eravamo. Abbiamo accompagnato gli studenti e i volontari attraverso una città di marinai e naviganti con un millenario proverbio nel cuore: a Bari nessuno è straniero.
A febbraio 2019 è seguito un secondo appuntamento. Da subito, la nostra meta è stata la narrazione della città e dei suoi spazi da parte di chi la vive, ci abita e anche solo per un istante può chiamarla casa. Sulle pagine di Repubblica Bari la giornalista Silvia Dipinto ne ha tracciato memoria.
Con la primavera è iniziato un proficuo lavoro di formazione attraverso incontri, scambi e relazioni; un percorso di pedagogia informale dove abbiamo condiviso competenze e metodologie narrative, interiorizzato concetti e provato in vari modi a raccontare la città che viviamo e attraversiamo. Abbiamo scoperto affinità e visioni: l’economia del dono e l’accessibilità alla conoscenza, in altre parole, le nostre pratiche di muto soccorso ed emancipazione.
Per vivere queste esperienza insieme, vi invitiamo ai prossimi appuntamenti con free tour #weareinlibertà, guidati dagli studenti della scuola Penny Wirton. L’appuntamento è con Prabhjot e Ibrahima il 22 giugno, Andrés e Maimouna il 29 giugno e Saliou e Prabhjot il 6 luglio. Ci saranno loro e i loro racconti.
#weareinlibertà non è un nome casuale, è una via per aprirci a orizzonti di alterità, per condividere un’idea diversa del lavoro della guida turistica, per percorrere anche le vie che vengono escluse dalle mappe delle attrazioni turistiche, ma che hanno molto da raccontare, anche a chi vive la città ogni giorno. Cerchiamo la contaminazione, i racconti possibili e la comunità delle periferie, oltre ogni confine.
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